{"id":8288,"date":"2024-12-17T18:12:50","date_gmt":"2024-12-17T17:12:50","guid":{"rendered":"http:\/\/www.frequenzaitaliana.it\/?p=8288"},"modified":"2024-12-17T18:12:50","modified_gmt":"2024-12-17T17:12:50","slug":"oro-e-platino-il-pop-italiano-rischia-grosso","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.frequenzaitaliana.it\/oro-e-platino-il-pop-italiano-rischia-grosso\/","title":{"rendered":"Oro e platino: il pop italiano rischia grosso"},"content":{"rendered":"
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Oro e platino: il pop italiano rischia grosso<\/h3>\n<\/div>\"\"<\/span>

Nuove soglie per le certificazioni FIMI: quale futuro per la musica pop italiana?<\/h3>\n

A partire da gennaio 2025, il<\/em> panorama musicale italiano si trover\u00e0 ad affrontare un cambiamento significativo: la FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) ha annunciato un innalzamento delle soglie necessarie per ottenere i dischi d’oro e di platino, ma solo per i singoli, mantenendo invece invariate quelle per gli album. La decisione, secondo quanto dichiarato dalla stessa FIMI, mira ad adattarsi all\u2019evoluzione del mercato musicale, dominato ormai dalle piattaforme digitali come Spotify, rendendo le certificazioni un indicatore ancora pi\u00f9 rilevante del successo effettivo di un brano.<\/p>\n

Le nuove soglie e il mercato attuale<\/h3>\n

Con le nuove regole, ottenere una certificazione diventer\u00e0 molto pi\u00f9 complicato:<\/p>\n

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  • Disco d\u2019oro<\/strong>: si passer\u00e0 dalle attuali 50.000<\/strong> copie a 100.000<\/strong> copie;<\/li>\n
  • Disco di platino<\/strong>: si passer\u00e0 da 100.000<\/strong> copie a 200.000<\/strong> copie.<\/li>\n<\/ul>\n

    Questo aggiornamento arriva in un momento in cui il mercato musicale \u00e8 chiaro: nonostante una leggera ripresa del pop, a dominare sono il rap e la trap. Le piattaforme di streaming, Spotify in primis, determinano le regole del gioco e le preferenze del pubblico. Il pop italiano, gi\u00e0 in difficolt\u00e0, rischia di diventare la principale vittima di questa decisione. Senza il traino del Festival di Sanremo<\/strong> o dei tormentoni estivi<\/strong>, oggi pochi artisti pop riescono a conquistare certificazioni. La situazione \u00e8 ancora pi\u00f9 complessa per i talent show come Amici<\/em> e X Factor<\/em>, che negli ultimi anni hanno faticato a lanciare artisti in grado di durare nel tempo. Completamente tagliati fuori, infine, gli artisti emergenti, che con queste nuove soglie non avranno nemmeno la speranza di ottenere un disco d’oro.<\/p>\n

    I numeri parlano chiaro<\/h3>\n

    Per capire l\u2019impatto concreto delle nuove soglie, possiamo guardare ai risultati di alcuni degli artisti pop pi\u00f9 affermati del 2024 e come cambierebbero le loro certificazioni:<\/p>\n

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    • Ultimo<\/strong>: nel 2024 ha collezionato 13 platini e 3 ori<\/strong>. Con le nuove soglie avrebbe ottenuto solo 2 platini e 3 ori<\/strong>.<\/li>\n
    • Cesare Cremonini<\/strong>: nel 2024 ha conquistato 6 platini e 3 ori<\/strong>. Con le nuove regole, si ridurrebbero a 3 platini e 1 oro<\/strong>.<\/li>\n
    • Annalisa<\/strong>: nel 2024 ha registrato ben 16 platini<\/strong>. Con le nuove soglie, il risultato sarebbe di appena 4 platini e 4 ori<\/strong>.<\/li>\n<\/ul>\n

      Se artisti capaci di muovere numeri enormi vedono il loro “bottino” pi\u00f9 che dimezzato, \u00e8 facile immaginare quale sar\u00e0 la situazione per chi muove cifre inferiori o sta cercando di emergere.<\/p>\n

      La corsa verso hit facili: un rischio per la musica italiana?<\/h3>\n

      Il rischio \u00e8 che queste nuove soglie spingano discografici e produttori a puntare esclusivamente su brani leggeri e orecchiabili, destinati a diventare hit immediate<\/strong> ma prive di profondit\u00e0 artistica. La conseguenza? Una progressiva scomparsa del cantautorato italiano e dei brani pi\u00f9 impegnati, che storicamente hanno rappresentato un pilastro della nostra cultura musicale.<\/p>\n

      In un contesto gi\u00e0 dominato dal rap e dalla trap, generi che hanno saputo conquistare un pubblico sempre pi\u00f9 vasto e fidelizzato, la musica pop rischia di perdere ulteriormente terreno. Non si tratta di un attacco a questi generi \u2013 che hanno indubbiamente rivoluzionato il panorama musicale \u2013 ma di una riflessione sull\u2019equilibrio complessivo del mercato. Puntare unicamente su numeri e algoritmi potrebbe impoverire la variet\u00e0 musicale italiana.<\/p>\n

      Che fine faranno gli emergenti?<\/h3>\n

      La situazione appare ancor pi\u00f9 drammatica per gli artisti emergenti. Se gi\u00e0 oggi \u00e8 difficile ottenere visibilit\u00e0 senza il supporto di grandi piattaforme mediatiche, con le nuove soglie sar\u00e0 praticamente impossibile ottenere una certificazione, spesso utilizzata come biglietto da visita per farsi conoscere e ottenere nuove opportunit\u00e0.<\/p>\n

      Conclusione<\/h3>\n

      L\u2019innalzamento delle soglie per i dischi d\u2019oro e di platino rischia di portare a un livellamento verso il basso<\/strong> della musica italiana. La rincorsa alle hit facili potrebbe sacrificare qualit\u00e0, variet\u00e0 e spazio per i nuovi talenti. Come sempre, sar\u00e0 il pubblico a determinare il successo o il fallimento di questa nuova politica, ma \u00e8 lecito domandarsi se questa scelta non rischi di rendere ancora pi\u00f9 difficile la vita per chi cerca di portare qualcosa di diverso e autentico nella musica italiana.<\/p>\n

      Noi di FrequenzaItaliana<\/strong> crediamo nella musica a 360 gradi<\/strong>, e continueremo a raccontare ogni genere, senza pregiudizi. Ma \u00e8 giusto riflettere su come decisioni di questo tipo possano influenzare il futuro della nostra scena musicale, perch\u00e9 la variet\u00e0 \u00e8 la vera ricchezza della musica italiana.<\/p>\n<\/div>

      Citazione (eventuale)<\/h4>\n<\/div>

      Testo parte 2 (eventuale)<\/p>\n

      FIRMA<\/p>\n<\/div><\/div><\/div>

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      Le nuove regole FIMI 2025<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":8289,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":[],"categories":[22],"tags":[110,1512,1070,1079],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.frequenzaitaliana.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/8288"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.frequenzaitaliana.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.frequenzaitaliana.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.frequenzaitaliana.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.frequenzaitaliana.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=8288"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/www.frequenzaitaliana.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/8288\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":8290,"href":"https:\/\/www.frequenzaitaliana.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/8288\/revisions\/8290"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.frequenzaitaliana.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/8289"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.frequenzaitaliana.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=8288"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.frequenzaitaliana.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=8288"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.frequenzaitaliana.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=8288"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}