883 – Frequenza Italiana https://www.frequenzaitaliana.it La casa della Musica Italiana Fri, 04 Jun 2021 17:08:46 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.6.14 https://www.frequenzaitaliana.it/wp-content/uploads/2019/10/cropped-FI-Retina-mobile-logo-32x32.png 883 – Frequenza Italiana https://www.frequenzaitaliana.it 32 32 Max Pezzali da il via a Max90 Live https://www.frequenzaitaliana.it/max-pezzali-da-il-via-a-max90-live/ Fri, 04 Jun 2021 17:08:46 +0000 https://www.frequenzaitaliana.it/?p=5981

 Max Pezzali da il via a Max90 Live! 

Dal 2 luglio Max Pezzali dar il via a Max90 Live, il tour prodotto e distribuito da Vivo Concerti che porterà il cantautore a esibirsi in tutta Italia.

I concerti dell’autore che ha segnato con i suoi brani la storia della musica italiana a partire dagli anni 90, gli anni del suo esordio con gli 883. Successi che hanno coinvolto intere generazioni, attraverso un viaggio musicale che vuole far rivivere quelle emozioni e storie che soltanto Max ha saputo raccontare cosiÌ bene nei primi 4 album degli 883.

Gli appuntamenti dell’estate 2021 avranno come protagonisti assoluti gli anni ’90, con l’impianto scenico e le canzoni che hanno segnato un’epoca raccontata dallo stesso Pezzali nel libro “Max90. La mia storia. I miti e le emozioni di un decennio fighissimo”.

Il tour partira da Lignano Sabbiadoro (UD) (Arena Alpe Adria – data zero – 2 luglio), toccando poi Pistoia (Piazza Duomo, 4 luglio), Ferrara (Ferrara Summer Festival, 8 e 9 luglio), Palmanova (Piazza Grande, 11 e 12 luglio), Nichelino (Stupinigi Sonic Park, 16 e 17 luglio), Bologna (Sequoie Music Festival, 19 luglio) Villafranca (VR) (Castello Scaligero, 21 e 22 luglio), Bellinzona, Svizzera (Castle on Air, 24 luglio), Castelnuovo di Garfagnana (Mont’alfonso sotto le stelle, 31 luglio) e Servigliano (Parco della Pace, 6 e 7 agosto).

I biglietti per le date di Max 90 Live saranno disponibili su vivoconcerti.com dalle 15.00 di lunediÌ 7 giugno 2021 e presso tutte le rivendite autorizzate dalle 15.00 di sabato 12 giugno 2021.

CALENDARIO DATE:

02 luglio 2021 | Lignano Sabbiadoro (UD) @Arena Alpe Adria (data zero)
04 luglio 2021 | Pistoia @Piazza Duomo
08 luglio 2021 | Ferrara @Ferrara Summer Festival – Piazza Trento e Trieste
09 luglio 2021 | Ferrara @Ferrara Summer Festival – Piazza Trento e Trieste
11 luglio 2021 | Palmanova (UD) @Piazza Grande
12 luglio 2021 | Palmanova (UD) @Piazza Grande
16 luglio 2021 | Nichelino (TO) @Stupinigi Sonic Park
17 luglio 2021 | Nichelino (TO) @Stupinigi Sonic Park
19 luglio 2021 | Bologna @Sequoie Music Festival
21 luglio 2021 | Villafranca (VR) @Castello Scaligero
22 luglio 2021 | Villafranca (VR) @Castello Scaligero
24 luglio 2021 | Bellinzona, Svizzera @Castle on Air
31 luglio 2021 | Castelnuovo di Garfagnana (LU) @Mont’alfonso sotto le stelle
06 agosto 2021 | Servigliano (FM) @Parco della Pace
07 agosto 2021 | Servigliano (FM) @Parco della Pace

Il 15 e 16 luglio 2022, Max Pezzali sará il protagonista di San Siro Canta Max, il grande evento che lo vedrá per la prima volta sul palco dello Stadio San Siro (data zero prevista per il 10 luglio 2022 a Bibione).

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Max Pezzali ci porta a spasso negli anni ’90 https://www.frequenzaitaliana.it/max-pezzali-ci-porta-a-spasso-negli-anni-90/ Sat, 13 Feb 2021 09:06:02 +0000 https://www.frequenzaitaliana.it/?p=5543

Max Pezzali ci porta a spasso negli anni ’90

Per Max Pezzali il tempo corre, l’artista ha annunciato l’arrivo del nuovo libro, nel quale racconta gli anni 90 e le canzoni degli 883.

Max 90. La mia storia. I miti e le emozioni di un decennio fighissimo, questo è il titolo completo, inizialmente, doveva essere pubblicato il 4 maggio ma l’uscita è stata anticipata al 30 Marzo.

Il libro conterrà una nota di Mauro Repetto, il co-fondatore degli 883, e la prefazione di Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale.

In un post di Instagram si scopre che, in Max 90, “Max Pezzali ha selezionato oggetti (alcuni ormai spariti), espressioni, icone presenti nelle canzoni del suo repertorio e li ha disposti in fila, proprio come le tracce di un album, per raccontare gli anni 90, una generazione e il suo immaginario”. Si sa anche che il cantante ha raccontato una “carrellata di aneddoti personali, capaci di dare forma a una singolare e divertente ‘autobiografia’ e di consegnarci lo spirito di un decennio indimenticabile”.

In passato, Max Pezzali ha pubblicato l’autobiografia Stessa Storia, Stesso Posto, Stesso Bar (1998), il romanzo Per prendersi una vita (2008) e la seconda autobiografia I Cowboy non mollano – La Mia Storia (2013).

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Max Pezzali azzecca la ballad autunnale con Qualcosa di nuovo https://www.frequenzaitaliana.it/max-pezzali-azzecca-la-ballad-autunnale-con-qualcosa-di-nuovo/ Mon, 19 Oct 2020 11:19:59 +0000 https://www.frequenzaitaliana.it/?p=4546

Qualcosa di Nuovo – La recensione

Max Pezzali pubblica il nuovo singolo Qualcosa di nuovo, title-track dell’atteso album di inediti che uscirà il 30 ottobre.
Si tratta di una ballad piena di speranza e apertura verso il futuro. «Finché riusciamo a intravedere qualcosa di nuovo oltre la prossima curva, nelle relazioni sentimentali come nella vita, possiamo dire di essere vivi. Anche in un tempo difficile come quello che stiamo attraversando», spiega Max Pezzali.

Qualcosa di nuovo è un vero e proprio inno alla vita, in cui si possono commettere errori e si possono trovare intoppi e fallimenti, ma con un messaggio ottimistico ed incoraggiante: proseguire sempre, perché «la vita è troppo breve» per fermarsi impauriti e anche quando tutto sembra difficile, ci sarà sempre un motivo per rialzarsi. Un brano che poteva essere perfetto per un contest come quello del Festival di Sanremo, con potenzialità pure orchestrali.  La malinconia e la riflessione esistenziale sono temi cari pure al periodo dell’anno, con l’autunno che porta con sé i residui estivi e ci porta in un mood meno ballereccio. Probabilmente anche le radio premieranno questa scelta.

«Solo qualcosa di nuovo nella notte
Come un tuono senza avere paura mai
Di sbagliare lo sai che poi la vita è troppo breve per fermarsi e non rimettersi in gioco
Stammi accanto, manca poco
La corrente ci porterà di preciso dove non si sa
Ma qualcosa di nuovo si troverà»

Max Pezzali
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Max Pezzali annuncia “Qualcosa di nuovo” https://www.frequenzaitaliana.it/max-pezzali-annuncia-qualcosa-di-nuovo/ Mon, 12 Oct 2020 16:39:51 +0000 https://www.frequenzaitaliana.it/?p=4502

“Qualcosa di nuovo” – Max Pezzali

Dopo “In questa città” e “Sembro matto”, Max Pezzali annuncia il suo nuovo album interamente di inediti dal 2015.

“Qualcosa di nuovo”, questo il titolo dell’album in uscita il 30 ottobre (e in preorder dal 16 ottobre), sarà anticipato dal singolo che dà il titolo all’album, una ballad prodotta a Los Angeles  da Michele Canova che si aggiunge al repertorio romantico del cantautore, entrato nella storia della musica leggera italiana dagli anni Novanta ad oggi.

“Finché riusciamo a intravedere qualcosa di nuovo oltre la prossima curva, nelle relazioni sentimentali come nella vita, possiamo dire di essere vivi” – racconta Max Pezzali – “Anche in un tempo difficile come quello che stiamo attraversando”.

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DPCM Squad – Un video come gli 883 https://www.frequenzaitaliana.it/dpcm-squad-un-video-come-gli-883/ Tue, 23 Jun 2020 13:24:52 +0000 https://www.frequenzaitaliana.it/?p=3634

DPCM Squad – Una canzone come gli 883 

È online il video realizzato dalle star del fumetto Tito Faraci e Roberto Recchioni di “Una canzone come gli 883”, il brano della DPCM SQUAD, la superband nata da un’idea di Mac Pezzali e Lodo Guenzi durante la quarantena per aiutare le migliaia di professionisti del mondo dello spettacolo in un momento di crisi senza precedenti.

Lo Stato Sociale ha composto per Max Pezzali una nuova canzone che riporta al giorno d’oggi il mondo descritto ai tempi degli 883. Un vero e proprio inno multigenerazionale che condensa in una sola canzone tutto l’immaginario che ha reso celebre il songwriting di Pezzali: slogan, personaggi e luoghi tratti dai cavalli di battaglia degli 883 trovano nuova vita in quella che, ironicamente, è stata battezzata “Una canzone come gli 883”.   

 Tutto è nato per un gioco tra Max e Lodo Guenzi, ma il risultato è stato tanto sorprendente da spingere i due protagonisti a coinvolgere – oltre agli altri membri de Lo Stato Sociale – un inedito super team di amici/artisti: CIMINI, EUGENIO IN VIA DI GIOIA, FAST ANIMALS AND SLOW KIDS, MARCO GIALLINI, J-AX, JAKE LA FURIA, EMIS KILLA, LA PINA, PIERLUIGI PARDO, PINGUINI TATTICI NUCLEARI, NICOLA SAVINO con la produzione di BOSS DOMS.

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Max Pezzali e Lo Stato Sociale presentano DPCM SQUAD https://www.frequenzaitaliana.it/max-pezzali-e-lo-stato-sociale-presentano-dpcm-squad/ Wed, 03 Jun 2020 11:27:15 +0000 https://www.frequenzaitaliana.it/?p=3354

DPCM SQUAD

DPCM SQUAD è una superband nata durante la quarantena per aiutare le migliaia di professionisti del mondo dello spettacolo in un momento di crisi senza precedenti.

Lo Stato Sociale ha composto per Max Pezzali una nuova canzone che riporta al giorno d’oggi il mondo descritto ai tempi degli 883. Un vero e proprio inno multigenerazionale che condensa in una sola canzone tutto l’immaginario che ha reso celebre il songwriting di Pezzali: slogan, personaggi e luoghi tratti dai cavalli di battaglia degli 883 trovano nuova vita in quella che, ironicamente, è stata battezzata “Una canzone come gli 883”.  

Tutto è nato per un gioco tra Max e Lodo Guenzi, ma il risultato è stato tanto sorprendente da spingere i due protagonisti a coinvolgere – oltre agli altri membri de Lo Stato Sociale – un inedito super team di amici/artisti: CIMINI, EUGENIO IN VIA DI GIOIA, FAST ANIMALS AND SLOW KIDS, MARCO GIALLINI, J-AX, JAKE LA FURIA, EMIS KILLA, LA PINA, PIERLUIGI PARDO, PINGUINI TATTICI NUCLEARI, NICOLA SAVINO con la produzione di BOSS DOMS.

“Una canzone come gli 883” esce il 5 giugno per Warner Music ed è stato presentato in anteprima ieri sera a EPCC LIVE su Sky Uno (la puntata è disponibile on demand su Sky e NOW TV), con una performance di Pezzali e Lodo insieme ad Alessandro Cattelan al Museo del Novecento di Milano.

Le voci sono state registrate con i mezzi di cui ogni artista disponeva durante la quarantena: dal cellulare, al proprio home studio, sino al Forum Music Village di Roma.

Il video della canzone è stato realizzato da TITO FARACI e ROBERTO RECCHIONI, due star del fumetto (un grande amore di Max) affiancate dal noto regista GIORGIO TESTI.  La copertina, infine, è stata realizzata da PAOLO “OTTOKIN” CAMPANA, che si è anche occupato della creazione del logo di DPCM Squad.

Tutti i proventi del brano andranno in beneficenza: il progetto supporta infatti l’iniziativa di Spotify COVID–19 Sosteniamo la musica, un fondo lanciato in tutto il mondo per individuare soluzioni a sostegno di artisti, musicisti, autori, tecnici, di coloro del settore che sono stati maggiormente colpiti dagli effetti della pandemia di Coronavirus. In Italia il fondo arriva grazie a Music Innovation Hub ed è promosso da FIMI.

Per ogni euro donato a Music Innovation Hub, infatti, Spotify ne verserà un altro, raddoppiando così i fondi messi a disposizione per sostenere il mercato italiano della musica.

Da tempo avrei voluto fare una canzone con lo Stato Sociale perché semplicemente li adoro; appena sono riuscito a comunicarglielo, Lodo in sole 24 ore aveva scritto questo pezzo. Mi piaceva da morire, parlava del mondo ai tempi degli 883; l’ho cantato, ma quelle parole pronunciate da me suonavano forse troppo autoreferenziali e celebrative, così ho pensato di metterla momentaneamente da parte in attesa dell’occasione giusta. Quando è scoppiata l’emergenza e il mondo si è fermato, è bastato un giro di telefonate per capire cosa fare: perché non riunire un gruppo di amici veri e fidati, e cantarla tutti insieme? E perché non provare ad aiutare tutti i professionisti del mondo della musica che ci hanno sempre dato la possibilità di andare in giro a far sentire le nostre canzoni, che hanno montato i nostri palchi, che hanno dato voce ai nostri impianti, che hanno illuminato le notti di tutte le città in cui siamo stati, e che hanno portato al pubblico infinite serate di festa e di allegria?

E così abbiamo fatto.

Max Pezzali

 “Sono un ragazzo cresciuto in centro, in una città di borghesia semicolta di sinistra. Sfiga quanta ne vuoi, provincia zero.
Sono vissuto per 18 anni tra casa, scuola e campo da basket, senza mai uscire dal quartiere. Bici quante ne vuoi ma moto zero.
Ho fatto la trafila di collettivi, centri sociali, concerti del 25 aprile e primo maggio, band liceali e occupazioni che in fondo ti immagini. Culo nel burro dell’Emilia di sinistra quanto ne vuoi, voglia di scappare zero. Quando è esploso il fenomeno 883 e ha travolto tutti gli adolescenti d’Italia, io facevo la prima elementare. In classe mia “Hanno ucciso l’uomo ragno” era diventata “Hanno ucciso la bidella”, con tutto il testo cambiato: era diventata un po’ il nostro inno di ribellione. Le maestre scandalizzate provavano a censurarci, ma anche i più leccaculo di noi la cantavano forte. Una sorta di battesimo del rock’n’roll.
Sono cresciuto nel cuore della città più piena di cantautori per metro quadro del mondo, odiando quello che per me rappresentavano gli 883: il disimpegno, il divertimento stupido, il mito del successo anni ‘90. Tutto mi pareva così lontano dai miei Guccini e De Andrè, Jannacci e Rino Gaetano.
Poi sono andato in tour e ho capito la provincia descritta dagli 883.
Sono uscito dai miei quattro metri magici, ho suonato alla sagra della zuppa di Massarella di Firenze, a quella dell’anguria di Fara Vicentino, a quella del galletto di Gazzada Schianno, a Viterbo e a quella della birra di Fabrica di Roma. Ho visto tutta la provincia di questo Paese, spesso in festival tenuti in piedi solo con la voglia, la colla e lo sputo, da ragazzi della mia età che si facevano il culo per regalare al loro paesello una parvenza di vita. Perché “con un deca non si può andar via” e allora provi a far succedere qualcosa che ti faccia sentire un po’ più “al centro del mondo”.  Ecco che grazie al primo tour de Lo Stato Sociale, partendo dal mio quartiere nel centro di Bologna per arrivare alle sagre più improbabili, ho scoperto che due mondi così lontani non potevano che guardarsi e capirsi.  In quei festival, oltre alla colla e allo sputo, c’era il lavoro vero, duro e pieno d’amore di quel mare di tecnici che in questo Paese rendono possibile scordarsi per una sera di essere solo un ragazzo di città o uno di provincia… e sentire di far parte di un popolo che grida ai concerti… e sentire che in fondo nessuno è solo. Questo lavoro è pagato ma non è assicurato, e questi mesi senza concerti e senza paracaduti stanno mettendo in ginocchio la categoria.
Fai una cosa buona, valà”.

Lodo Guenzi

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