Rose Villain chiude la sua trilogia con Radio Vega
Dopo il successo di Radio Gotham e Radio Sakura, Rose Villain porta a compimento la sua ambiziosa Radio Trilogy con Radio Vega, un album che conferma la sua capacità di muoversi con disinvoltura tra generi musicali e atmosfere cinematografiche. Con questo terzo capitolo, la cantante milanese regala ai suoi fan un’esperienza sonora immersiva e visionaria, in cui si mescolano urban, pop, elettronica e rock, creando un universo musicale unico nel suo genere.
Un concept tra mito e fantascienza
Il titolo Radio Vega si ispira alla costellazione della Lira e alla stella Vega, che nella mitologia greca è legata alla struggente storia di Orfeo ed Euridice. Il richiamo al passato si intreccia con una forte componente cyberpunk e futuristica, dando vita a un progetto in cui l’estetica visiva e sonora si fondono perfettamente.
L’album è una vera e propria odissea musicale, un viaggio in cui Rose esplora l’amore, la perdita e la rinascita, utilizzando il suono come strumento di evasione e autoespressione. Tra testi evocativi, immagini forti e un sound curato nei minimi dettagli, Radio Vega rappresenta un salto di qualità definitivo per l’artista, che dimostra di aver raggiunto una maturità artistica completa.
Produzione e collaborazioni di alto livello
Alla direzione artistica del progetto c’è Sixpm, produttore e marito di Rose Villain, che ha saputo costruire un sound potente e riconoscibile, capace di esaltare la versatilità della cantante. Il disco vanta inoltre collaborazioni di altissimo livello, con alcuni dei nomi più importanti della scena italiana:
- 🎤 Guè in Il bacio del serpente: un brano oscuro e cinematico che apre l’album con un’atmosfera ipnotica.
- 🔥 Lazza in No vabbè: una banger trap incendiaria, perfetta per i club.
- 🎶 Geolier in Ancora: una traccia che unisce urban e cantautorato, regalando momenti di grande intensità.
- 💔 Chiello in Lacrimogeni: una ballata malinconica con un crescendo emozionale struggente.
- 🎧 Fabri Fibra in Bop: un pezzo ironico dal groove irresistibile.

Dalle hit alle ballate: un disco ricco di sfumature
La tracklist di Radio Vega è un perfetto equilibrio tra banger esplosive e ballate introspettive, confermando la capacità di Rose Villain di spaziare tra atmosfere diverse senza mai perdere coerenza artistica.
Tra i brani più incisivi troviamo:
- Millionaire: sorprende con un’intro gospel che si trasforma in un inno di rivalsa, dal sapore epico.
- Musica per dimenticare: riporta in vita le sonorità elettroniche anni ‘80, con un chiaro omaggio alla colonna sonora di Drive.
- Patrick Bateman: una delle tracce più sperimentali, con richiami a Billie Eilish e Charli XCX, ma filtrati attraverso l’estetica noir e dark di Rose Villain.
- Fuorilegge: la hit presentata a Sanremo, che conferma il talento di Rose nel creare pezzi dal forte impatto emotivo.
- Tu sai e Smith & Wesson: due brani più intimi e introspettivi, che raccontano storie di amore e insicurezza.
- WTF: sorprende con un tocco soul-jazz e riferimenti a Luigi Tenco e Tiziano Ferro.
- L’amore è un serial killer: chiude l’album con sonorità distorte e un testo evocativo, ricco di immagini forti e riferimenti alla cultura pop.
Un’evoluzione artistica definitiva
Con Radio Vega, Rose Villain si conferma una delle artiste più interessanti del panorama musicale italiano. Il disco non è solo una raccolta di brani, ma un’esperienza immersiva e cinematografica, che racconta una storia attraverso suoni, immagini e parole.
Se con i precedenti capitoli della trilogia aveva già dimostrato di avere una visione artistica ben definita, con questo nuovo lavoro Rose compie un ulteriore passo avanti, consolidando il suo stile unico e il suo posto tra i nomi più rilevanti della scena musicale contemporanea.
Un album che non ha paura di osare, capace di mescolare influenze e riferimenti culturali diversi, mantenendo sempre un’identità chiara e riconoscibile. Radio Vega non è solo il capitolo conclusivo di una trilogia, ma il trampolino di lancio per una nuova fase della carriera di Rose Villain, pronta a conquistare palchi sempre più grandi.