Milano canta e si emoziona con Marco Masini
L’attesa è stata molto lunga, e nel frattempo gli anni di carriera sono diventati 32, ma finalmente il tour teatrale di Marco Masini, 30th Anniversary, sbarca nella “capitale della musica” Milano.
L’artista fiorentino decide di fare gli onori di casa partendo da Generation, la scelta appare non casuale, la generazione Masiniana ha vissuto ed è cresciuta con le sue canzoni, dal primo Festival targato 1990 all’ultimo, appena un anno fa.
La prima parte dello show ci catapulta in un revival Sanremese uno dietro l’altro arrivano Spostato di un secondo (2017), Che giorno è (2015), Il confronto (2020), Disperato (1990), Perché lo fai (1991), Signor tenente (cover di Giorgio Faletti, eseguita nel 2017) e L’uomo volante, che sancí il ritorno di Marco sulle scene e il meritato trionfo al Festival 2004.
In mezzo a questo viaggio negli annali della Kermesse c’è spazio per un duetto, uno dei tanti della serata, tra Marco e il suo pubblico, sulle note di Cenerentola innamorata.
Al teatro degli Arcimboldi, SOLD-OUT in ogni ordine di posto, è tempo di emozioni, Marco esegue, in compagnia “del suo migliore amico” il pianoforte, Ci vorrebbe il mare e una toccante versione di Caro babbo.
Il clima si riscalda e il ritmo cambia, le sonorità “classiche” lasciano spazio ad un mix tra Funky e disco Music, Le ragazze serie, Ti vorrei, Fuori di qui e Il niente, per poi chiudere con Malinconoia,
Masini ricorda uno degli artefici del suo successo, Giancarlo Bigazzi, che lo scoprì nel lontano 1986 e collaborò a gran parte dei suoi più grandi successi degli anni ’90.
Lasciaminonmilasciare, è una perla nascosta nella discografia dell’artista fiorentino, ed è inoltre, l’ultimo brano scritto insieme all’indimenticato produttore/paroliere.
In uno Show nulla è lasciato al caso, nemmeno la presentazione della band, ogni componente entra a turno imbracciando una chitarra acustica ed accompagnando Marco in uno dei suoi numerosi successi: ecco quindi Lapo Consortini (chitarra acustica e ideazioni sonore) suonare A cosa pensi, mentre Alessandro Magnalasche (chitarre acustiche ed elettriche) si cimenta in Cuccioli. Massimiliano Agati (batteria e percussioni) accompagna Masini sulle note di E ti amo, poi è la volta di Cesare Chiodo (basso e direzione musicale) con Principessa, seguito da Stefano Cerisoli (chitarre elettriche ed acustiche) che esegue La libertà. Ultimo a salire sul palco Antonio Iammarino (tastiere e pianoforte) che, dopo una gag in cui suona la chitarra “in playback”, si siede al pianoforte per accompagnare Marco sulle note di Raccontami di te.
Il pianoforte torna protagonista in Un piccolo Chopin, altro brano di altissimo livello troppo spesso poco considerato.
Il finale è affidato a 3 brani “Immortali” T’innamorerai prima dei bis, Vaffanculo e Bella stronza al momento del rientro sul palco.
Mentre la chiusura è emozione pura con 10 anni che, per l’occasione, viene ovviamente adeguata al nuovo traguardo dei 30.
Marco Masini regala a Milano oltre due ore di buona musica per 29 brani (medley compresi) e 30 (+1) anni di carriera.
Uno show essenziale senza fronzoli, nel quale la Musica, quella vera, è assoluta protagonista.
Ad un occhio/orecchio non attento Marco e la sua Band possono sembrare “soli” sul palco, la realtà è molto diversa, in tutti i concerti di Masini che abbiamo avuto la fortuna di vedere c’è sempre stato un elemento in più, quello che nel calcio viene comunemente definito il “12’ uomo in campo.”
Parliamo del pubblico, ed in particolare dei membri del Marco Masini Official Fan Club.
Un gruppo variegato, che negli anni ha saputo ampliarsi diventando a tutti gli effetti una “famiglia”, anime diverse accomunate da un’unica grande passione, percorsi di vita differenti che si incontrano nelle storie, quelle stesse storie che sono le fondamenta sulle quali Marco Masini ha costruito i brani più iconici della sua trentennale carriera.
Fra i tuoi sogni e i miei sbagli
Sono passati così
Questi nostri 30 anni
Interminabili…