La geografia del buio – Michele Bravi
Riuscire a condensare in un disco anni di sofferenza personale non è facile ma Michele Bravi è riuscito nell’impresa. La geografia del buio ci insegna a orientarci nel tortuoso percorso della convivenza forzata con il dolore, per indicare le coordinate che consentono di riprendere in mano la propria vita, consapevoli che la ferita non si sanerà. Un disco volutamente piano e voce, sussurrato e dosato in ogni singola parola, con la speranza che possa aiutare altri. Un album anche d’amore e che nasce dalla promessa di condividere questo momento difficile con più persone possibile.
I cori di Chiara Galiazzo, la scrittura di Federica Abbate, presente anche vocalmente nel brano Un secondo prima, la poesia di Cheope sono valori aggiunti a un lavoro eccelso sotto tutti i punti di vista e che merita una candidatura alla Targa Tenco come miglior album dell’anno, a testimonianza dello spessore contenutistico e letterario che troviamo al suo interno. Maneggiami con cura è il titolo di un’altra canzone ma anche il consiglio che diamo a chi si appresta ad ascoltare questo concept album, che necessita di attenzione e di immersione totale nel mood.
«Citazione e/o estatto testo canzone»