Cento – Lato B
“Lato B” e’ l’album d’esordio del cantautore messinese Cento.
Un Pop d’autore che racchiude uno stile molto personale e difficilmente etichettabile.
9 Pezzi che, affondando le loro radici nella realtà, raffigurano una quotidianità in cui tutti possono ritrovarsi facilmente.
Frequenza Italiana Incontra CENTO
Ciao Giuliano, e benvenuto su Frequenza italiana,
come prima cosa volevo chiederti come nasce il tuo disco e perché’ lo hai intitolato Lato B
Faccio un passo indietro, io nasco come bassista, all’età di 23 anni ho scritto il mio primo pezzo, dopo averlo inciso, quasi per gioco, mi sono reso conto che alla gente piaceva. In quel momento mi sono detto “Forse posso cantare”.
Il titolo dell’album e’ legato alla musicassetta, ho pensato che fosse divertente usare un gioco di parole, un doppio riferimento. Quando ascoltavo le musicassette ricordo che molto spesso il lato b nascondeva bellezze inaspettate, spesso gli artisti nel lato B incidevano quello che ritenevano poco d’impatto, poi ascoltando i pezzi ti rendevi conto che i pezzi nel lato B erano delle perle.
Voglio che il lato b sia una sorpresa.
In Lato B, traccia dopo traccia, si ha l’impressione di ascoltare storie diverse tra loro. CENTO può essere definito un cantastorie moderno? Dove trovi l’ispirazione per i tuoi pezzi?
Mi piace l’idea di essere considerato un cantastorie moderno.
Non seguo un filo logico, questo non è un concept album, non esprimo un solo concetto. L’ispirazione mi viene quando sono in strada, mi viene in mente una frase e partendo da quella costruisco l’intera storia, devo avere un “movimento” davanti a me per trovare questa ispirazione. L’Idea che sta alla base di un pezzo nasce da qualcosa di reale.
Io ho un registratore e registro tutto quello che mi passa per la testa, le canzoni vanno scritte in fretta, non possiamo correre il rischio di vederle svanire.
Dal punto di vista musicale, in Lato B si possono riconoscere sonorità tipiche degli anni 70’ 80’, era quello che volevi?
Assolutamente, sono estimatore delle sonorità 70’ 80’, sono suoni nei quali mi identifico e considerato che ultimamente la musica italiana, indie in particolare, sembra averli riscoperti, ho pensato di inserirli nell’album.
Quali sono state le tue influenze musicali e come hanno influito nella creazione di Lato B?
Le influenze giovanili sono state completamente diverse dal genere che faccio ora, sono partito dal punk-rock, metal per poi appassionarmi al cantautorato italiano, parliamo di artisti come Dalla, Battisti, Celentano. Io amo la bella musica ma mi identifico maggiormente in questo tipo di artisti, Lucio dalla su tutti.
Proseguendo sul discorso “musica italiana” volevo chiederti quale canzone ti sarebbe piaciuto scrivere? Quale sarebbe il duetto dei tuoi sogni?
Mi sarebbe piaciuto scrivere una canzone come “Milano” di Lucio Dalla, per quanto riguarda il duetto dei sogni sono parecchio indeciso, ci sono molti artisti con i quali vorrei cantare. Dato che sognare non costa nulla ti dico Vasco Rossi, che considero un grande poeta, e Calcutta.
Cosa pensi del momento che sta vivendo la musica italiana?
Il ritorno del cantautorato italiano mi riempie di gioia, musicalmente invece, secondo il mio punto di vista, siamo ancora indietro, ci sono però alcune sonorità che fanno ben sperare per il futuro.
Nel complesso credo che ci sia stato un miglioramento rispetto all’ultimo decennio.
F.G.
Foto di Stefano Radice