Rkomi e il Tempo che Sfugge: Il Significato di “Il Ritmo delle Cose”

A Sanremo 2025, tra melodie pop e testi immediati, Rkomi ha portato sul palco qualcosa di diverso: “Il ritmo delle cose”, una canzone che non si lascia afferrare con facilità ma che, una volta compresa, lascia un segno profondo. Il brano si distingue per una scrittura frammentata, immagini evocative e un linguaggio che sfida le convenzioni del pop.

In un contesto in cui le hit radiofoniche tendono a privilegiare ritornelli orecchiabili e frasi dirette, Rkomi ha scelto di andare controcorrente, consegnando un pezzo che richiede più ascolti per essere pienamente apprezzato. Il suo messaggio? Una riflessione sulla frenesia della vita moderna e sulla nostra incapacità di fermarci e osservare davvero ciò che ci circonda.

Un testo che scava nel profondo

Il testo di Il ritmo delle cose è una fotografia della nostra epoca, caratterizzata da velocità e cambiamenti continui. Alcuni versi colpiscono per la loro intensità:

🔹 Quante cose distruggiamo costruendo
🔹 È un violento decrescendo
🔹 È un inferno a fuoco lento

Queste parole evocano il contrasto tra la nostra incessante ricerca di crescita e il prezzo che spesso paghiamo per essa. La società di oggi ci impone di correre, di produrre, di ottenere sempre di più, ma a quale costo?

Rispetto a brani più immediati, come la vincitrice “Balorda Nostalgia” di Olly, che dipinge immagini semplici e universali come:

🛋️ Ci bastava ridere, piangere, fare l’amore
🛋️ E poi stare in silenzio per ore

la canzone di Rkomi si distingue per una maggiore complessità a livello testuale e concettuale. Non c’è una storia raccontata in modo lineare, ma una serie di frammenti che creano un mosaico di emozioni e riflessioni.

Il messaggio di Rkomi: libertà di interpretazione

Dopo il Festival, Rkomi ha spiegato il suo approccio artistico con un post sui social:

“Viviamo in un mondo che ci vuole sicuri, chiari, definiti. Ma io voglio essere indefinito, perdermi, assecondare il caos. Il mio lavoro è anche scomporre il linguaggio, spezzare le parole, mettere in crisi il concetto di essere compresi.”

Questa dichiarazione riflette il percorso artistico del cantautore, che negli anni ha sperimentato con suoni, testi e generi, passando dall’hip-hop a un pop sempre più contaminato da influenze alternative.

Anche la sua autoironia è emersa nel dibattito sulla sua pronuncia: in rete si sono diffusi meme e video ironici sulla sua “dizione in corsivo”, e lui ha risposto con una maglietta con scritte stile IKEA in corsivo, dimostrando di saper scherzare su sé stesso.

Una canzone fuori posto a Sanremo?

In una competizione come Sanremo, dove il pubblico deve assimilare 30 canzoni in pochi giorni, alcuni brani possono rischiare di non ricevere l’attenzione che meritano. Il ritmo delle cose non è una canzone da classifica immediata, eppure, a distanza di giorni dal Festival, il suo significato risulta ancora più attuale e potente.

Ora che il frastuono della gara si è placato, questa canzone merita un secondo ascolto, per essere apprezzata con la calma e la profondità che richiede. Rkomi ci ricorda che, in un mondo ossessionato dalla velocità e dal successo immediato, prendersi il tempo per ascoltare e comprendere davvero può essere un atto di resistenza.