Fiorella Mannoia ci invita a ritrovare l’umanità in Padroni di niente
Fiorella Mannoia pubblica il nuovo album di inediti Padroni di niente, scritto durante il lockdown e frutto dell’atmosfera di quel momento, quando ognuno ha avuto il tempo per fermarsi un attimo e pensare sulla vita e sull’importanza della solidarietà e di un’umanità da ritrovare a discapito del profitto, dio supremo della realtà di oggi. Un disco che vanta collaborazioni importanti, da Ultimo a Simone Cristicchi, fino alla conferma come autrice di Amara e alla novità di Olivia XX che regala a Fiorella la canzone conclusiva del disco Solo una figlia che affronta il delicato tema della violenza genitoriale e dei matrimoni combinati, piega purtroppo ancora presente.
La copertina riprende il Viandante sul mare di nebbia di Friedrich ma con la novità dell’orizzonte visibile con lo sguardo rivolto alla baraccopoli sotto palazzi modernissimi per manifestare la disuguaglianza che impera, le meraviglie e i declini dell’uomo contemporaneo. Lo spirito romantico e umanistico dell’album è presente infatti quasi volendo incoraggiare a mettere di nuovo al centro l’uomo. Adesso che la rabbia per le difficoltà economiche ha preso il sopravvento, bisogna fare attenzione alle parole che sui social vengono scritte senza ritegno e un minimo di ripensamento come si racconta nel brano La gente parla.