Bam Bam Twist – Achille Lauro

In “chiodo giallo e zaffiro”, Achille Lauro cambia ancora vesti musicali e, con la complicità di @gow_muzik e @frenetikandorang3, ci regala un twist “malandrino”, che miscela la danza più “elegante e promiscua” degli anni ’60 con le suggestioni cinematografiche dei film cult di Tarantino e Scorsese.
Il sound raffinato e avvolgente, il movimento fluido della melodia che cambia passo a sorpresa innestando un improvviso scorcio romantico, l’arrangiamento ricco di soluzioni insolite, emancipano “Bam Bam Twist” da ogni possibile categoria musicale.
Un brano tutt’altro che vintage, piuttosto senza tempo, quasi provenisse da un juke-box stregato che suona di notte illuminando un locale buio e deserto.
La voce di Lauro, calda di pathos, canta un passo a due sensuale, fra un lui travolto e sedotto e una ragazza che è “la donna del boss”, un “vampiro” seducente, una “madonnina che piange per me ma poi mi rovina”.

Questo verso che evoca e affianca la madonna che piange dell’immaginario religioso e la femme fatale capace di rovinare un uomo con la vulnerabilità ingannevole delle sue lacrime, declina due variabili opposte e ugualmente prodigiose della forza femminile, la dolcezza compassionevole e la seduzione spietata e pericolosa cui Lauro si abbandona coscientemente (“ed io che so farmi rovinare da te”).
Con una scrittura magnetica, per immagini rapide, Lauro descrive la notte brava e incendiaria, da “ragazzi fuori”, di due amanti-complici, fra pallottole, rapine e cabrio rosa date alle fiamme. E’ un amore passionale e fuggevole, consumato come “un’overdose di rose”, fra una danza indiavolata con le gonne al vento e un motel a ore, destinato però all’oblio dell’alba (“Diremo: È solo un ricordo che ho rimosso”).
Ma l’esuberanza sexy e leggera di questa coppia che si seduce sulla pista da ballo al suono di un juke-box, la loro gioventù irriducibile e ribelle (“Non c’è città che basti per noi”), nasconde la consapevolezza malinconica della propria fragilità (“E’ una danza fra scheletri”) che affiora a tradimento quando la melodia rallenta e vira bruscamente, e il twist scatenato assume d’un tratto il sapore romantico e decadente di un ultimo ballo.

Grazie a @achillelaurofanclub