Frequenza Italiana incontra Michelangelo
Dal 13 marzo è disponibile in rotazione radiofonica e sulle piattaforme digitali “IN DUE A LOTTARE”, nuovo singolo di Michelangelo Vizzini, in arte MICHELANGELO, talentuoso concorrente di Amici di Maria de Filippi ’19.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Michelangelo per farci raccontare l’esperienza di Amici e per scoprire tutte le sfumature del suo nuovo singolo.
Buona Lettura!
-Direi di cominciare dal principio, quando e da dove nasce la tua passione per la musica?
Mi ricordo che quando iniziai a cantare ero piccolissimo, avevo sette anni. Più che cantare, canticchiavo, come dicevo ero piccolo. Io vengo da una famiglia di artisti. Mio zio era Giacomo Rondinella, le mie zie cantavano e persino mia sorella, più grande di me di dieci anni. Io buon fratellino cercavo di imitarla per quel che potevo e da lì ho iniziato a canticchiare. Successivamente, crescendo, nel 2012 ho fatto un provino per “Io Canto” e l’ho superato. È stato esattamente questo il momento in cui ho iniziato a cantare.
-Quando hai scritto il tuo primo brano e di cosa parlava?
L’ho scritto per la mia ragazza, dato che era il mio primo brano in assoluto era leggermente “immaturo”, ho parlato di amore e sentimenti nella maniera più basilare, nonostante ciò, ne sono parecchio affezionato, perché è stato scritto di getto.
-Tornassi indietro cambieresti qualcosa di questo brano?
Assolutamente no, va bene così: spontaneo!
-Nel 2019 hai partecipato ad Amici, com’è stata presa questa decisione e come è stata accolta dalle persone a te più vicine?
Desideravo da parecchio tempo partecipare ad Amici. Volevo da morire quel banco e ho fatto tre provini per entrare a far parte della scuola, ma mi sono reso conto che il mio progetto era embrionale, non era ancora pronto e quindi ho riprovato nel 2019 ed è andata bene, fortunatamente. La mia scelta è stata accolta molto bene dai miei genitori, mamma era felicissima e con mio padre sono sempre stati disponibili ad aiutarmi, a supportarmi e anche a portarmi ovunque, mi hanno sempre accompagnato.
-Qual è stata la tua esperienza all’interno del talent, cos’hai appreso?
Ho imparato davvero molto, mi ha fatto crescere da un punto di vista sia artistico che personale. Mi rendo conto di essere maturato parecchio, insomma, lì sei sempre a contatto con persone curiose riguardo al tuo passato e tu devi essere in grado di saperti raccontare nel migliore dei modi, tutta l’Italia vuole conoscerti e non c’è tempo per essere riservati come sono solito essere e quindi mi sono detto: “vedi di darti ‘na svegliata” e ho cercato, quindi, di raccontarmi al meglio e di vivere questa esperienza secondo per secondo perché non capita tutti i giorni di avere questa possibilità. Sei in continuo contatto con professori capaci di darti un aiuto importante per il tuo bagaglio artistico, sono in grado di tendere una mano e nel mio piccolo, ho cercato di prendere ogni commento positivo o negativo che fosse e di farlo mio. Ho cercato sempre di accogliere tutto ciò che mi arrivava incontro.
-La tua vita sarà cambiata, quali sono i lati positivi e i lati negativi?
In realtà, prima di partecipare al programma usavo spesso Tik Tok e devo dire che ero abbastanza conosciuto. Capitava che camminando per strada, le persone si fermassero a chiedermi se fossi il Michelangelo di Tik Tok. Non ho vissuto un momento shock in cui mi sono reso conto che la mia vita fosse cambiata, oserei dire che sia stato quasi naturale difatti ero abituato ad essere riconosciuto per cose meno importanti, mentre adesso se la gente mi ferma mi chiede se io sia il Michelangelo di Amici, quindi mi riconoscono per quello che faccio realmente ed è tanto bello, mi sento apprezzato. Avere un seguito rende la mia passione un lavoro, insomma, lo fai per qualcuno e non è fine a sé stesso.
-“In due a lottare”, un brano che lascia una certa emozione nel cuore di chi lo ascolta, da dove arriva l’ispirazione?
È un brano che parla anche della situazione che stiamo vivendo adesso, nonostante non sia stato scritto per questo brutto periodo. Molte persone mi stanno scrivendo che ci si ritrovano perché ogni coppia può vivere un momento no, ci possono essere dei momenti negativi e tutte le coppie possono uscirne perché se si è “in due a lottare” è tutto più facile. Per quanto riguarda invece, la situazione attuale, non tutti convivono col proprio partner, c’è anche chi è fidanzato come me e non convive, quindi alcuni mi scrivono ringraziandomi e dicendomi che le parole del brano li aiutano a non sentire troppo la mancanza.
-La tua canzone non è una storia d’amore ma una storia sull’amore, quindi Michelangelo, che cos’è per te l’amore?
L’amore è dove ti trovi bene, l’amore è tutto. L’amore è sia per le piccole cose sia nei confronti di una persona a cui vuoi bene, l’amore c’è in tutto ciò che fai. Vivi per amare, sono proprio i sentimenti e le emozioni che ti mandano avanti nella vita.
-In questo periodo i social diventano un modo alternativo per restare vicini ai propri fan, oltre a Facebook, Twitter e Instagram, tu hai puntato forte su Tik Tok, cosa ti piace di questo social e come pensi che possa essere una buona vetrina per chi come te, fa’ musica?
Io, in genere, uso molto i social e ognuno di loro può essere utilizzato da un artista per poter mostrare un lato diverso di sé. Io su Instagram cerco di essere il più professionale possibile, parlo più di musica, insomma, è quello che faccio. Su Tik Tok, invece, dato che è un ambiente più scherzoso e divertente, mostro il lato più superficiale di me. Mi permette di uscire dalla quotidianità e di staccare il cervello. Ogni social, alla fine, ha una propria caratteristica sulla quale concentrarsi.
-“In due a lottare” rappresenta il tuo presente, quali progetti hai per il tuo prossimo futuro? C’è qualcosa che bolle in pentola?
In pentola stanno bollendo parecchie cose, ci sono tantissimi progetti sia nella mia testa che progetti che dovrebbero concretizzarsi al più presto. Il problema è che con questa brutta situazione tutto è congelato. C’è in previsione l’uscita di un nuovo singolo e molte altre cose in gioco. Ma finché non si concretizzano non si può sapere.
-Un messaggio per chi leggerà la tua intervista?
Ragazzi, buona lettura, questo sono io… quindi, buona lettura di me stesso!
Testo di Elisa Spano