Carioca
L’ultimo bacio è un apostrofo
Che mi hai lasciato
Non ci sei più e sono in un angolo
Tirando il fiato
Io che con te ho sorriso e pianto
Fino a non vedere
La nostra storia è stata un salto
E io non so cadere
Vedo
Nel buio
Luci
Di un locale a due passi da me
Nel fumo
Una voce
Mi sospira dai balla con me
Occhi scuri
E pelle carioca
Carioca
Ma chi l’avrebbe detto
Sento solo la musica
Forse sei il diavolo
Ma sembri magica
Quanto tempo ho perso
La vita quasi mi supera
Resto qui adesso
Che si spegne la città
Bastava un sogno carioca
Puoi cancellare ogni momento
In una volta sola
Meglio spazzati via dal vento
Che ogni tua parola
Ora
Vedo
Nel buio
Il tuo viso a due passi da me
Non hai
Scuse
Per tenermi lontano da te
Occhi scuri
E pelle carioca
Carioca
Che io sia maledetto
Dai non fare la stupida
Fammi un sorriso
Che la noche se ne va
Ma chi l’avrebbe detto
Sento solo la musica
Forse sei il diavolo
Ma sembri magica
Quanto tempo ho perso
La vita quasi mi supera
Resto qui adesso
Che si spegne la città
Bastava un sogno carioca
Non me ne importa di quel che pensi
Non me ne importa di quel che senti
Non mi ricordo neanche chi sei tu
Voglio sorridere dei miei sbagli
Voglio rivivere sogni immensi
Voglio una vita che non finisce più
Ma chi l’avrebbe detto (Non me ne importa di quel che pensi)
Sento solo la musica (Non me ne importa di quel che senti)
Carioca (Non mi ricordo neanche chi sei tu)
Carioca
Ma chi l’avrebbe detto (Voglio sorridere dei miei sbagli)
Sento solo la musica (Voglio rivivere sogni immensi)
Carioca (Voglio una vita che non finisce più)
Carioca
Carioca
Raphael Gualazzi
Raffaele Gualazzi nasce l’11 novembre 1981 a Urbino, nelle Marche, figlio di Velio Gualazzi, vale a dire colui che fondò gli Anonima Sound insieme con Ivan Graziani.
Riuscito a far conoscere le proprie abilità strumentali e vocali, pubblica nel 2005 il suo disco d’esordio, “Love outside the window”, prodotto da Gianni Daldello, che si avvale della distribuzione di Edel. L’album gli permette di attirare l’attenzione della critica, e di farsi conoscere a livello nazionale.
Nel 2008 Gualazzi, che nel frattempo ha iniziato a usare il nome d’arte di Raphael, pubblica in Francia la compilation “Piano jazz”, su etichetta Wagram Musica, che comprende, tra l’altro, composizioni di artisti quali Chick Corea, Norah Jones, Dave Brubeck, Jamie Cullum, Diana Krall, Michel Petrucciani, Art Tatum, Duke Ellington, Nina Simone, Thelonious Monk e Ray Charles, oltre al brano “Georgia on my mind”.
Il 2011 è, invece, l’anno del Festival di Sanremo, dove presenta “Follia d’amore”. Due giorni dopo l’uscita del disco “Reality and fantasy”, Raphael vince, il 18 febbraio, la categoria “Giovani” della rassegna canora ligure, e viene selezionato come rappresentante italiano all’Eurofestival. L’Eurovision Song Contest si tiene in Germania, a Dusseldorf, a maggio, e Gualazzi vi partecipa con “Madness of love”, versione bilingue (italiano e inglese) del pezzo proposto sul palco dell’Ariston. Raphael si classifica al secondo posto in graduatoria, dietro i vincitori dell’Azerbaijan, ma ottiene il premio della giuria tecnica.
Il 13 dicembre del 2012 proprio Fabio Fazio, presentatore del Festival di Sanremo del 2013, annuncia che in gara ci sarà anche Gualazzi, che proporrà i brani “Senza ritegno” e “Sai (ci basta un sogno)”: il primo, scritto, arrangiato e prodotto da lui stesso; il secondo, scritto e prodotto da lui e arrangiato da Vince Mendoza, già collaboratore di Bjork e Robbie Williams.
Nel 2014 torna a Sanremo, in coppia con The Bloody Beetroots: la canzone “Liberi o no”, scritta con Sir Bob Cornelius Rifo si classifica seconda, alle spalle di Controvento, vincitrice del Festival, cantata da Arisa.
Carioca è il brano che Raphael presenterà a Sanremo2020.