Gigante
Spingi forte spingi forte salta fuori da quel buio
Crescerai aprendo porte tutti i giorni stare pronti
Tu sei molto di più di quello che credi di quello che vedi
Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla, un piccolo Buddha
Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo mondo
È come una giostra la mente
Tu sei il re di tutto e di niente gigante
Niente di proibito sei pronto a cavalcare il mondo? Mondo
Fatti il tuo castello volante
Con la fantasia di un bambino… gigante
Cavalcare draghi e mostri già ti penso dacci dentro
È un mestiere che conosco tutti i giorni stare pronti
Tu sei molto di più di quello che credi di quello che vedi
Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla mio piccolo Buddha
Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo, mondo
È come una giostra la mente
Tu sei il re di tutto e di niente… gigante
Niente di proibito sei pronto a cavalcare il mondo, mondo
Fatti il tuo castello volante
Con la fantasia di un bambino… gigante
Tu sei molto di più di quello che vedi di quello che credi
Sei il mio asso
Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla mio piccolo Buddha
…Il tuo non è un pianto è il tuo primo canto ehi!
Oh eh oh eh
Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo, mondo
È come una giostra la mente
Tu sei il re di tutto e di niente… gigante
Spacca l’infinito e rubagli un minuto al mondo, mondo
Per fare un castello volante
Con la fantasia di un bambino… gigante
Gigante…
Piero Pelù
Piero Pelù nasce a Firenze il 10 febbraio del 1962. Cantautore italiano, rocker che ha influenzato generazioni di musicisti, è noto soprattutto per aver fondato la band rock italiana dei Litfiba, nati a metà degli anni ’80 e per oltre un decennio tra le più amate a livello nazionale. Frontman di grande impatto scenico, politicamente impegnato, dopo l’uscita dai Litfiba, avvenuta alle soglie del 2000, ha tentato la carriera da solista, tornando nel gruppo fiorentino dal 2009.
La nascita ufficiale dei Litfiba si fa risalire al 1980, quando il giovane Piero decide di abbandonare il progetto dei Mugnions, per fondare una nuova band. Il primo concerto si tiene il 6 dicembre del 1980 alla Rokkoteca Brighton, nei dintorni di Firenze.
Pelù e compagni pubblicano il loro primo lavoro editoriale nel 1985 che si intitola “Desaparecido”, il quale apre la fortunata trilogia dedicata alle vittime di ogni abuso di potere. È l’inizio di un grande sogno, che dura oltre un decennio e porta Pelù e i Litfiba a suonare un po’ ovunque, come i nuovi interpreti della scena hard rock e rock italiana. L’anno dopo, arriva “17 Re” e nel 1988, è la volta di “Litfiba 3”. In tutti e tre gli album c’è il rifiuto di qualsiasi tipo di totalitarismo e proibizionismo, evidente nei testi scritti di getto e dal piglio aggressivo e talvolta poetico.
Sono anni molto importanti per Pelù e per la sua band. I concerti dal vivo si moltiplicano e i fan cominciano ad essere molti, travolti dal sound rivoluzionario, almeno per l’Italia di quell’epoca, oltre che dalla grande vena istrionica del cantante. Gli album live “12-5-87 (aprite i vostri occhi)” e “Pirata”, del 1990, testimoniano la grande forza musicale dei Litfiba, e la loro sorprendente maturazione artistica che, nel secondo disco dal vivo, porta la band al grande successo.
Da ricordare, inoltre, nel 1986 e a testimonianza del suo impegno politico e sociale, l’idea di Pelù di promuovere il comitato “La musica contro il silenzio”, la cui attività si materializza nel settembre successivo in Piazza Politeama, a Palermo, per un festival contro la mafia, nel giorno dell’anniversario dell’assassinio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Gli anni ’90 sono quelli del successo a livello nazionale, con la cosiddetta “Tetralogia degli elementi”, la quale li vede passare dal grintoso hard rock ad un pop rock più cheto, ma arricchito di sonorità elettroniche interessanti. I quattro dischi che compongono la tetralogia, seguono i quattro elementi naturali, rispettivamente il fuoco, la terra, l’aria e l’acqua. Andando con ordine, nel 1991 viene pubblicato “El diablo”, il primo dei quattro dischi. Dopo un lungo tour europeo, i Litfiba danno vita a “Terremoto”, uno degli indimenticabili dischi rock della band, grintoso e dalle sonorità più che aggressive, datato 1993. L’anno dopo il sound si ammansisce leggermente con “Spirito”, altro successo molto amato dal pubblico, che fa guadagnare a Pelù e soci enormi fette di pubblico pop, che apprezzano il loro leggero addolcimento sonoro. Nel 1995 invece, è la volta di “Lacio drom”, il quale in lingua rom significa “buon viaggio”.
Il 1997 è l’anno che chiude la tetralogia, con l’uscita di “Mondi sommersi”, decisamente più pop rispetto ai precedenti ma di grande approvazione da parte del pubblico.
È la fine della grande parabola dei Litfiba, esattamente nel loro momento culminante. Piero Pelù e Ghigo Renzulli non riescono più a trovare una coabitazione serena nella band, sia dal punto di vista artistico che da quello personale. Il cantante allora, al termine del tour europeo, decide di abbandonare il progetto, dedicandosi alla carriera solista. L’ultimo live insieme è quello al “Monza Rock Festival” del 1999.
Insieme ai cantanti Ligabue e Jovanotti, Pelù firma il singolo “Il mio nome è mai più”, i cui proventi della vendita del disco sono devoluti a Emergency.
Nel 2000 arriva il suo primo vero lavoro da solista, il disco “Né buoni né cattivi”, trainato dai singoli “Io ci sarò”, “Toro loco”, “Buongiorno mattina” e “Bomba boomerang”. L’anno seguente è uno degli ospiti del Festival di Sanremo.
Nel 2002 esce il suo secondo disco dal titolo “U.D.S. – L’uomo della strada”, il quale è già disco di platino, prim’ancora di andare in pubblicazione. In questo lavoro il cantante fiorentino duetta con la rockstar Anggun, nel brano “Amore immaginato.
L’11 dicembre del 2009 arriva l’annuncio di rimettere in piedi i Litfiba. Pelù e Renzulli non vedono l’ora di ritornare a suonare insieme e danno vita ad alcune tappe del loro tour di reunion. Esce il singolo “Sole nero”, che anticipa un doppio album live intitolato “Stato libero di Litfiba”, il quale mette insieme i concerti del 2009 e del 2010.
Il 19 novembre 2013 è stata pubblicata la raccolta Identikit, contenenti gran parte dei suoi brani solisti con l’aggiunta degli inediti Mille uragani e Sto rock.
A Ottobre 2016 esce L’impossibile, il primo singolo estratto dal nuovo album firmato Litfiba e intitolato “Eutòpia”. L’11 novembre viene pubblicato il disco che, assieme a Stato libero di Litfiba e Grande nazione, va a completare la Trilogia degli Stati iniziata nel 2010.
Nel 2018 partecipa, per la seconda volta in carriera, come ospite al Festival di Sanremo.
Il 31 dicembre 2019 viene annunciata la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2020, per la prima volta come artista in gara.